D: da notizie di stampa sembrerebbe che il CH sospenda la propria attività a breve
R: sono notizie assolutamente infondate. Sono frutto di disinformazione o peggio. Stiamo perseguendo chi propaga tali notizie false, sia in sede penale che civile. Non arretreremo da tale linea di condotta.
Ma alcune domande dobbiamo porcele: perché questo stillicidio di notizie false e distorte, a chi fa gioco? Chi sta dietro a questa campagna diffamatoria? Chi pensa di averne vantaggio ed a che fine?
Perché fingere la difesa del diritto di cronaca e di informazione, ponendo domande assurde (quali terapie sono state effettuate “per curare il Covid-19? Vengono somministrati farmaci particolari per arginare l’infezione?”). Purtroppo “farmaci particolari” sono ancora sconosciuti o sperimentali, ed anche il vaccino non sembra ancora alle porte. Domande alle quali non è possibile dare risposta, a meno di voler rendersi ridicoli.
E’ semplice ignoranza o volontà di denigrare, di danneggiare una struttura citata a modello di organizzazione e per le prestazioni sanitarie di assoluta eccellenza? Chi ha interesse a mettere a rischio oltre 300 posti di lavoro? E con quali fini reconditi?
Per inciso: tutti i dipendenti sono stati e saranno forniti dei necessari presidi protettivi, anche in epoche in cui, in altre Regioni, gli stessi non erano disponibili. Ed i pazienti sono stati sin dall’inizio opportunamente isolati.
D: Quindi quale è la situazione attuale?
R: il CH non ha mai sospeso la propria attività. Comprensibilmente, a causa della situazione sanitaria nazionale, i ricoveri per interventi di chirurgia ortopedica sono stati sospesi sino al 18 maggio. Riprenderanno dal 19 maggio, con le cautele imposte dalle nuove norme sanitarie e dalla prudenza. Ad esempio i pazienti saranno sottoposti ad un tampone prericovero. Naturalmente le sale operatorie ed il personale addetto sarà perfettamente sterile: ma questo era attuato nella normale prassi operatoria! Il periodo post ricovero avverrà nell’assoluto rispetto della prudenza, della normativa regionale.
I ricoveri nel Reparto di Riabilitazione post-acuzie, per il quale il CH è, credo di poterlo affermare con orgoglio, giustamente famoso, non sono stati mai interrotti. Voglio qui ricordare che si tratta di riabilitazione ospedaliera post acuzie, quindi per postumi di eventi cardiologici, respiratori, neurologici, ortopedici, ecc. Vengono anch’essi trattati all’interno di una organizzazione ospedaliera, sia per competenze mediche, paramediche (infermieri, terapisti, indagini specialistiche, ecc.) che per la ripresa dell’attività post ricovero (ripresa delle varie attività quotidiane, riacquisto dell’autosufficienza ecc.).
Non essendo stata mai interrotta l’attività riabilitativa, essa continuerà dal 19 maggio, sempre con tutte le cautele e nel pieno rispetto delle nuove norme sanitarie e comportamentali.
D: Il Fondo di integrazione salariale, ultimo motivo di attacco?
R: ci rendiamo perfettamente conto, come tutte le persone sensate, che la normalità non è, purtroppo, dietro l’angolo. Il lockdown si riduce progressivamente, ma lascia tracce, anche psicologicamente, che non scompariranno immediatamente. Riteniamo come tutti gli operatori nella sanità pubblica e privata che i ricoveri cosiddetti non urgenti, e quindi più o meno dilazionabili, riprenderanno lentamente.
Per prudenza, e nell’interesse dei nostri collaboratori e dell’integrità della struttura, abbiamo avanzato richiesta di FIS che intendiamo utilizzare, quando verrà autorizzata secondo necessità e con turnazione degli operatori sanitari.
Per inciso, il FIS è stata autorizzata “in deroga” per le strutture sanitarie proprio a questo scopo. Fino al 31 maggio manterremo la struttura completamente operativa. L’accordo tra Regione Campania ed AIOP Campania, che riguarda tutti gli ospedali privati della Regione aderenti a tale associazione, prevedeva infatti l’obbligo di mantenere pienamente operative le strutture fino a tale data. In tal modo gli Ospedali Privati, che dispongono di una organizzazione sanitaria paragonabile a quella del comparto pubblico, garantivano un immediato supporto nel caso di un eventuale aggravamento del contagio Covid-19. Che per fortuna non c’è stata, se non in misura ridotta a paragone con altre Regioni. E’ stato sufficiente un parziale utilizzo dei posti letto riservati, per la moderata diffusione del contagio.
Quindi nessuna chiusura, ma anzi ripresa a pieno ritmo, ma con prudenza, della nostra attività al servizio del sistema sanitario accreditato.
D: Ed i sindacati?
Ci vediamo giovedì 21 maggio per un ulteriore approfondimento della situazione, in particolare per il FIS. Abbiamo sempre mantenuto un corretto rapporto, informandoli degli sviluppi ad accettando i loro suggerimenti. Ci aspettiamo che, anche in questo incontro sarà possibile ed utile uno scambio di opinioni e notizie utili per eventualmente meglio utilizzare un intervento programmato del FIS. Come d’altra parte è avvenuto nelle altre strutture sanitarie nazionali e campane.